Cos’è l’Otorinolaringoiatria

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La parola Otorinolaringoiatria, anche se può apparire quasi uno scioglilingua, richiama immediatamente gli organi di cui si occupa. La parola infatti deriva dal greco, ed è composta da oto- (dal greco antico oûs, che significa “orecchio”), -rino- (dal greco antico rhís, che vuol dire “naso”) -laringo-, (dal greco lárugx, ossia “laringe”) e -iatria (cioè “medicina”). 

Nonostante la diversità degli organi interessati (orecchie, naso e gola), si tratta tuttavia di organi interconnessi e coinvolti in funzioni importanti per il nostro organismo: dall’udito all’equilibrio, dalla respirazione all’emissione della voce, fino alla digestione.

Per questo motivo la visita otorinolaringoiatrica ha lo scopo di prevenire, diagnosticare e trattare le molte patologie che possono interessare questi organi.

Disfonia: chi colpisce e come curarla

I disturbi che possono colpire la nostra voce sono talvolta sottovalutati.

Quando ci si riferisce a dei cambiamenti in senso ampio (e quindi sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo) della voce, di solito si usa il termine disfonia. Questo disturbo può causare, nei casi più leggeri – e più sottovalutati – raucedine; una voce debole, tremante o affaticata (fonastenia); fino a giungere all’impossibilità di emettere suoni (afonia).

Il paziente dunque presenta difficoltà a controllare l’intonazione, il volume, la timbrica o la qualità della voce; mentre i sintomi più gravi sono riconducibili a gonfiore del collo, dolore irradiato verso l’orecchio, difficoltà di respirazione e di deglutizione, tosse e mal di gola cronico.

Durante l’espirazione, l’aria che fuoriesce dai polmoni in direzione della trachea, passa attraverso la glottide facendo vibrare le corde vocali. La tensione di queste ultime genera una precisa gamma di suoni, le cosiddette onde sonore.

La disfonia può essere sia temporanea che cronica, e può avere origine sia organica che funzionale.

Nel primo caso è determinata da alterazioni morfologiche o neuromuscolari, come malformazioni congenite, tumore della laringe, dei polmoni, della bocca, laringite acuta e cronica, polipi, noduli o cisti delle corde vocali. In questo caso quindi intacca gli organi connessi (come le corde vocali, il naso, la bocca, la lingua, la faringe, la laringe e la trachea).  Ma può esser causata anche da traumi chirurgici o accidentali, ipotiroidismo, ipogonadismo, amiloidosi.

Nel secondo caso invece, consiste in un eccesso o in un difetto della funzione fonatoria e la sua origine può essere di natura psichica-emozionale oppure idiopatica (senza causa apparente).

Infine, tra le cause possiamo inserire anche quelle traumatiche accidentali o iatrogene, ovvero indotte da farmaci o procedure. Per esempio l’intubazione, soprattutto se prolungata, può portare alla sua comparsa; così come l’abuso di alcuni medicinali (come i farmaci cortisonici per via inalatoria – assunti tipicamente da chi soffre d’asma o di altre patologie respiratorie).

Come abbiamo detto, i disturbi legati alla disfonia sono solitamente un dolore o una sensazione fastidiosa mentre si parla. In presenza di questi disturbi (soprattutto se prolungati nel tempo) rimane fondamentale, per poter garantire al paziente una diagnosi accurata e scegliere la terapia corretta, risalire all’esatta condizione che ne ha causato l’insorgenza.

Come abbiamo visto, le cause della disfonia possono essere le più disparate, alcune più facilmente riconoscibili – altre meno. Chiunque può sviluppare il disturbo, anche se ovviamente la disfonia è più frequente in figure professionali che fanno un grande uso della voce come cantanti, insegnanti, avvocati, relatori pubblici.

La causa viene spesso ricercata attraverso i sintomi di accompagnamento: ad esempio il reflusso laringofaringeo viene determinato attraverso l’arrossamento della laringe e delle cartilagini aritenoidi, unitamente all’esigenza di schiarirsi spesso la voce e al senso di corpo estraneo in gola; mentre un’infezione delle vie respiratorie inferiori (laringite) o superiori (sinusite) viene associata spesso al mal di gola o al mal d’orecchio.

In questi casi è consigliabile interrompere quei comportamenti poco virtuosi che potrebbero concorrere a un suo peggioramento, come il fumo e l’uso di alcolici. Vengono invece consigliati un’idratazione costante e il riposo dell’apparato fonatorio per almeno due o tre giorni (senza quindi parlare né sussurrare).

Rimane importante imparare a usare bene la voce, come forma di prevenzione verso la disfonia. Vanno dunque evitati gli eccessi vocali, gli sbalzi termici; va prevenuto il reflusso laringofaringeo con una dieta ottimale. Anche i fattori ambientali possono concorrere all’aggravarsi di questo disturbo, come l’inquinamento, un ambiente lavorativo rumoroso, un clima secco e poco umido.

Come abbiamo detto, la cura della disfonia può variare a seconda della patologia che ne è alla base, e la cura solitamente si basa su tre diversi approcci che sono prescritti dal medico dopo una visita specialistica: l’approccio farmacologico (quindi una cura a base di farmaci Fans, antibiotici etc), logopedico (mirato a un corretto uso della voce) e infine chirurgico nei casi più estremi (per eliminare eventuali tumori, polipi, noduli, cisti). 

Il Prof. Marco Benazzo riceve nel nostro Poliambulatorio di Pavia

Se il problema persiste da più di qualche giorno, è bene rivolgersi a uno specialista.

Noi di Akesis abbiamo il privilegio di avere il Prof. Marco Benazzo come specialista nel nostro Poliambulatorio di Pavia: uno dei massimi esperti in otorinolaringoiatria sul territorio nazionale.

Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia, il Professore ha conseguito la specializzazione in Otorinolaringoiatria presso il medesimo Ateneo e quella in Audiologia.

Dal 2000 al 2010 è stato Professore Associato in Otorinolaringoiatria dell’Università di Pavia. Dal 2009 è Direttore della SC di Otorinolaringoiatria dell’Università di Pavia, mentre dal 2011 è Professore Ordinario in Otorinolaringoiatria presso il medesimo Ateneo e Direttore del Dipartimento Ospedaliero “Testa e Collo” del Policlinico San Matteo di Pavia.

Il Professore è specializzato in Otologia-Vestibologia, nella chirurgia dell’orecchio medio e del nervo acustico, nella sindrome di Meniere, in rinosinusologia, in chirurgia dei seni paranasali, delle ghiandole lacrimali (dacriocistorinostomia) e delle ghiandole salivari, e infine nei disturbi respiratori del sonno.

Per prenotare una visita con lui potete recarvi nel nostro ambulatorio in Via Bernardino da Feltre 7 (Pavia) oppure chiamare il 0382 302996.