Rivolgersi a uno Specialista in Chirurgia Pediatrica può essere indispensabile anche in età pediatrica, per la diagnosi e il trattamento di malattie o malformazioni che richiedono un approccio chirurgico.
Ma quali sono le patologie per cui rivolgersi a un Chirurgo pediatra? Ne abbiamo parlato la Prof.ssa Giovanna Riccipetitoni, già Direttore della S.C. di Chirurgia Pediatrica presso la Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia e Professore Straordinario dell’Università di Pavia.
La Prof.ssa Riccipetitoni è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di Primario della Chirurgia Pediatrica e la prima donna in Europa a divenire Presidente dell’European Pediatric Surgeons Association (EUPSA) nel 2017.
Professoressa Riccipetitoni, ci può spiegare chi è il Chirurgo Pediatra?
Il Chirurgo Pediatra è il Chirurgo Generale del bambino. L’età di interesse è 0-18 anni.
I bambini possono infatti essere affetti da numerose patologie a bassa incidenza, nonché da malformazioni congenite e da malattie rare.
Necessitano pertanto di uno specialista competente per tutte queste affezioni, siano esse patologie minori o estremamente complesse.
Quali sono le patologie più frequenti che richiedono una valutazione da parte del Chirurgo Pediatra?
Alcune delle patologie minori sono l’ernia inguinale e l’idrocele nel maschio (molto frequenti nei bambini ex-prematuri in cui l’incidenza può raggiungere il 50-55% dei casi), l’ernia ombelicale, il testicolo ritenuto o criptorchidismo (quando uno o due testicoli non sono discesi nello scroto alla nascita o entro i primi mesi di vita; la correzione deve avvenire a 6-12 mesi).
E ancora: varicocele, fimosi, sinechie vulvari, residui degli archi branchiali – che si presentano come neoformazioni, talora a contenuto cartilagineo, talora associate a fistola (piccolo orifizio gemente) a livello del collo – cisti del dotto tireoglosso o cisti mediana del collo.
Tra le patologie minori di nostra competenza anche le neoformazioni delle parti molli (cisti dermoide, pilomatrixoma), epitelioma calcifico, angiomi e malformazioni vascolari, linfangiomi.
Vediamo infine con grande frequenza anche bambini che presentano dolori addominali ricorrenti, appendicopatie, epigastralgie e stipsi.
Quali sono invece le patologie maggiori di vostra competenza?
Alcune delle patologie maggiori per cui è necessario rivolgersi a uno specialista in Chirurgia pediatrica sono le malformazioni polmonari e della gabbia toracica, le anomalie a carico del fegato e delle vie biliari, la calcolosi biliare, le malformazioni gastro-enteriche, il megacolon agangliare o Morbo di Hirschsprung (una patologia congenita) e i tumori di ogni distretto (torace, addome, apparato urinario).
Le problematiche urologiche sono frequenti nel bambino?
Sì, le patologie urologiche sono molto frequenti, in particolare idronefrosi o pielectasie, reflusso vescico-ureterale, malformazioni congenite del pene come ipospadia ed epispadia, anomalie dei genitali femminili, cisti e masse ovariche.
Prof.ssa, lei si occupa del trattamento chirurgico di tutte queste patologie?
Sì, eseguo tutte queste procedure, con preferenza per le tecniche mininvasive ed anche robotiche presso la Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia, ovvero con il Servizio Sanitario Nazionale.
Mi occupo inoltre di cure transizionali per i pazienti cronici e con malattie rare, dall’adolescenza al giovane adulto.
Ci sono dei segnali che devono spingere un genitore a rivolgersi tempestivamente al Chirurgo pediatrico?
Sicuramente un’alterazione dello stato di salute del bambino: vomito biliare, dolore addominale persistente o notturno, un’ernia che si incarcera e che dà dolore e tumefazione inguinale, dolore scortale, la presenza di sangue nelle feci, una massa palpabile o un addome “duro”; il dimagrimento.
Molte condizioni possono essere valutate preventivamente dal Pediatra, ma quelle indicate richiedono una rapida valutazione da parte del Chirurgo Pediatra.