Fibrillazione atriale: tutto quello che c’è da sapere

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Quando parliamo di fibrillazione atriale, parliamo dell’aritmia di più frequente riscontro (ne soffre circa il 2% della popolazione europea), con una prevalenza che tende a crescere con l’avanzare dell’età.

Essa è caratterizzata da un’alterazione del ritmo cardiaco che diventa più rapido e irregolare, causando spesso sintomi come palpitazioni, affaticamento, affanno e dispnea (difficoltà a respirare) che compromettono la qualità di vita.

Inoltre, può causare un ictus o uno scompenso cardiaco, per questo il suo trattamento tempestivo risulta fondamentale.

In questo articolo ti sveleremo nel dettaglio che cos’è questa problematica e come trattarla.

Che cos’è?

Come anticipato, con fibrillazione atriale intendiamo una patologia che consiste in un’alterazione del ritmo del cuore. Il battito cardiaco diventa, infatti, più rapido e irregolare.

In condizioni normali la frequenza cardiaca di un adulto a riposo si attesta tra i 60-100 battiti al minuto, mentre in condizioni di fibrillazione atriale varia tra 100 e 175 battiti al minuto.

La fibrillazione atriale, quindi, compromette la capacità contrattile del miocardio, facendo venire meno la capacità del cuore di pompare correttamente il sangue nel corpo.

Quanti tipi di fibrillazione atriale esistono?

Esistono tre tipi di fibrillazione atriale: quella parossistica o occasionale, quella persistente, e quella permanente.

La prima risulta di durata variabile: può, infatti, essere di pochi minuti o di qualche giorno, ma si risolve spontaneamente.

Per la seconda è necessaria una terapia farmacologica o l’utilizzo di una particolare procedura denominata cardioversione elettrica.

La terza risulta continuamente presente e non può essere risolta né con la terapia farmacologica né con la cardioversione  elettrica.

Quali sono i sintomi?

Generalmente la fibrillazione atriale si manifesta con: palpitazioni, spesso definite come battiti cardiaci irregolari e martellanti, battito accelerato, affaticamento, stordimento, dolore al torace, difficoltà a respirare (la cosiddetta dispnea) e scarsa tolleranza all’attività fisica.

La fibrillazione atriale può anche essere asintomatica. Chi soffre di questo tipo di aritmia, infatti, spesso lo scopre durante una visita medica di controllo.

Anche senza sintomi, però, essa rappresenta una patologia pericolosa che non va assolutamente sottovalutata, poiché trattandola tempestivamente è possibile prevenire l’ictus, che spesso ne rappresenta la prima manifestazione sintomatica.

Per questo motivo è molto importante fare visite cardiologiche e possono essere utili anche applicazioni per smartphone o smartwatch in grado di rilevare la presenza di anomalie del ritmo cardiaco e la presenza di fibrillazione atriale.

Quali sono le cause?

Tra le principali cause della fibrillazione atriale troviamo alcune malattie che compromettono la funzionalità cardiaca come: valvulopatie, coronaropatie, pericardite o cardiomiopatia ipertrofica.

Inoltre, può essere causata anche da alcune malattie non direttamente collegate al cuore come l’apnea ostruttiva del sonno o le malattie polmonari.

Tra i fattori di rischio più frequenti per la fibrillazione atriale troviamo alcune cattive abitudini come: la sedentarietà, il fumo, il sovrappeso o l’abuso di caffeina, ma anche alcuni fattori non modificabili come, ad esempio, l’invecchiamento o i difetti cardiaci congeniti.

Come viene trattata?

Il trattamento della fibrillazione atriale varia in base a diversi fattori come il tipo di fibrillazione, lo stato di salute del paziente o la sua storia clinica.

La terapia può prevedere l’utilizzo di farmaci, come quelli per il ripristino o il mantenimento del normale ritmo cardiaco o medicinali per la prevenzione delle possibili complicanze (ictus e insufficienza cardiaca).

Un altro tipo di terapia è rappresentato, come anticipato, dalla cardioversione elettrica, che consiste nell’inviare al cuore una scarica elettrica, mediante due elettrodi posti in due punti precisi del torace, al fine di ripristinare il normale ritmo cardiaco. 

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Spesso nella nostra vita quotidiana abbiamo cattive abitudini che possono essere nocive per il nostro corpo e per il nostro cuore, come fumare, non fare attività fisica, lasciarsi andare al troppo stress o seguire  una dieta poco equilibrata.

Questi fattori, e non solo, possono portare con il tempo a problematiche anche molto gravi.

Se ritieni di avere dei sintomi legati alla fibrillazione atriale o sei preoccupato di soffrirne in maniera asintomatica e ti trovi a Cremona, Pavia o Lodi, prenota una visita con noi e affidati ai nostri cardiologia.

Essi ti aiuteranno ad affrontare il problema, consigliandoti un trattamento adeguato alla patologia.