Le malattie autoimmuni reumatologiche si sviluppano quando il sistema immunitario, invece di proteggere l’organismo, attacca i suoi stessi tessuti.
Le più diffuse comprendono:
- Artrite reumatoide
- Lupus eritematoso sistemico
- Sclerodermia
- Vasculiti sistemiche
In queste condizioni, il bersaglio può essere rappresentato da articolazioni, muscoli, pelle, vasi sanguigni e organi interni. I sintomi variano, ma spesso iniziano con dolore e rigidità articolare, affaticamento persistente, rash cutanei, gonfiore e, in alcuni casi, febbre o disturbi a carico di organi interni.
Una diagnosi accurata, accompagnata da un trattamento adeguato, può migliorare in modo significativo il decorso della malattia e la qualità della vita.
Presso i nostri poliambulatori Akesis, è possibile effettuare una valutazione reumatologica completa, con l’assistenza di specialisti aggiornati sulle terapie più innovative.
Diagnosi precoce e strumenti utili
Una diagnosi tempestiva è la prima arma contro le malattie autoimmuni. Lo specialista reumatologo si basa su un’attenta valutazione clinica, integrata da esami di laboratorio e strumentali. Ma come scoprire se si soffre di una malattia autoimmune?
I test ematici permettono di individuare segni di infiammazione (VES, PCR), autoanticorpi specifici e altre alterazioni legate alla funzione immunitaria. L’esame delle urine può segnalare un coinvolgimento renale, mentre l’ecografia articolare con Power Doppler è utile per valutare la presenza di sinovite anche nelle fasi iniziali.
Tecnologie più avanzate, come la risonanza magnetica nucleare total body o i microspot diagnostici multiparametrici, consentono di approfondire la diagnosi nei casi più complessi.
Il test ANA resta il metodo di riferimento per lo screening delle connettiviti sistemiche, tra cui lupus, sindrome di Sjögren e sclerodermia. In caso di sospetta artrite reumatoide, la ricerca del fattore reumatoide e degli anticorpi anti-CCP può fornire conferme molto utili.
Trattamenti mirati: biologici, anticorpi monoclonali e terapie innovative
Le terapie disponibili oggi permettono un controllo molto più preciso della risposta immunitaria. Grazie ai farmaci biologici e agli anticorpi monoclonali, è possibile agire selettivamente su specifici bersagli molecolari, riducendo l’infiammazione e i sintomi senza compromettere l’intero sistema immunitario.
Questi trattamenti sono spesso ben tollerati e consentono un miglioramento clinico già dopo le prime somministrazioni. Il reumatologo valuta caso per caso quale farmaco sia più adatto, tenendo conto del quadro clinico, della storia del paziente e dei risultati degli esami.
CAR-T e cellule staminali: le nuove frontiere della cura
Negli ultimi anni si è aperta una prospettiva rivoluzionaria nel trattamento delle malattie autoimmuni: le terapie cellulari avanzate. In particolare, la tecnologia CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) , già utilizzata in ambito oncologico, viene sperimentata in forme gravi e resistenti di lupus e sclerodermia.
Il principio delle CAR-T si basa sulla modifica genetica dei linfociti T del paziente, che vengono istruiti in laboratorio a riconoscere e distruggere le cellule immunitarie “ribelli”. Questo porta a un vero e proprio reset del sistema immunitario, con riduzione dell’attività autoimmunitaria anche nei casi più refrattari.
Nel 2024, al Policlinico Gemelli di Roma, è stata trattata la prima paziente italiana con sclerodermia tramite terapia CAR-T, con esiti promettenti sia in termini di efficacia che di tollerabilità.
Un altro ambito in fase di studio riguarda le cellule staminali mesenchimali (MSC), che possiedono proprietà immunomodulanti e rigenerative. In alcune forme gravi, queste cellule possono contribuire alla riparazione dei tessuti danneggiati e al controllo dell’infiammazione cronica.

Vivere con una malattia autoimmune: consigli pratici
Affrontare una malattia autoimmune richiede un equilibrio tra trattamento farmacologico, stile di vita e ascolto del proprio corpo.
- È utile mantenere un monitoraggio regolare con il reumatologo, annotare eventuali cambiamenti nei sintomi e sottoporsi agli esami di controllo nei tempi previsti.
- La dieta può influenzare lo stato infiammatorio: un’alimentazione varia, ricca di acidi grassi omega-3, fibre e antiossidanti naturali, può contribuire a migliorare il benessere generale. L’attività fisica, adattata alle proprie condizioni, aiuta a mantenere la mobilità articolare e ridurre l’affaticamento.
- Attenzione particolare va riservata alle infezioni, poiché molti dei trattamenti agiscono modulando il sistema immunitario. È bene segnalare al medico qualsiasi febbre persistente o sintomo sospetto.

Presso i poliambulatori Akesis della Lombardia, è possibile intraprendere un percorso completo di diagnosi e trattamento per le malattie autoimmuni reumatologiche. Lo staff medico segue il paziente passo dopo passo, dalla prima visita alla gestione a lungo termine della terapia.
Ogni trattamento viene discusso e monitorato con attenzione, valutando la risposta clinica, l’eventuale comparsa di effetti collaterali e le migliori strategie per migliorare la qualità della vita.
Per chi convive con una malattia autoimmune, avere un punto di riferimento costante può fare la differenza. Akesis mette a disposizione reumatologi esperti, tecnologie diagnostiche avanzate e trattamenti aggiornati secondo le più recenti evidenze scientifiche. Prenota una visita reumatologica presso Akesis e scopri le possibilità terapeutiche oggi disponibili.