Il tumore al seno è una delle principali preoccupazioni per la salute delle donne in tutto il mondo. In Italia, è il tumore più frequente tra le donne, rappresentando il 30% di tutte le neoplasie diagnosticate. L’anno scorso, nel 2023, sono stati raccolti circa 55.900 nuovi casi. 

Questa realtà può sembrare scoraggiante, ma la buona notizia è che esistono strategie efficaci per la prevenzione e la diagnosi precoce che possono migliorare significativamente le possibilità di trattamento e guarigione.

Cos’è il Tumore al Seno?

Il seno è composto da grasso, tessuto connettivo e ghiandole (lobuli) che producono latte, e i dotti che lo trasportano al capezzolo. Quando parliamo di tumore al seno, facciamo riferimento a una serie di malattie che colpiscono queste strutture. Esistono diverse tipologie di tumore al seno, suddivisibili in due grandi categorie: forme non invasive e forme invasive.

Le forme non invasive, conosciute anche come carcinoma in situ, non si diffondono al di fuori dei dotti del seno. Tra queste, il carcinoma duttale in situ è il più comune. Questa forma di tumore è spesso difficile da rilevare al tatto e viene generalmente identificata attraverso mammografie. Sebbene meno aggressivo, se non trattato, può svilupparsi in una forma invasiva.

I tumori invasivi, invece, hanno la capacità di espandersi al di fuori del seno. Il carcinoma duttale infiltrante è la forma più comune e rappresenta circa i tre quarti dei casi di tumore al seno. Questi tumori possono diffondersi ad altri organi attraverso i linfonodi. 

È importante notare che spesso non provocano dolore e il primo sintomo visibile potrebbe essere un nodulo o un’area ispessita nel seno. Tuttavia, la maggior parte dei noduli non è tumorale.

L’importanza dello screening per la prevenzione del tumore al seno

La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali nella lotta contro il tumore al seno: infatti, gli screening regolari possono consentire di identificare il tumore nelle sue fasi iniziali, quando il trattamento può essere meno invasivo e più efficace.

Il programma di screening per la diagnosi precoce del tumore al seno si rivolge principalmente alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Ogni due anni, queste donne sono invitate a sottoporsi a una mammografia, un esame radiologico che permette di visualizzare le mammelle e identificare eventuali anomalie, anche di dimensioni molto piccole e non ancora percepibili al tatto. La mammografia può essere fatta visualizzando il seno sia dall’alto verso il basso che lateralmente.

In alcune Regioni italiane, si sta sperimentando l’estensione dello screening a donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni, ampliamento basato sulla considerazione che identificare i tumori anche in fasce di età più giovani potrebbe aiutare a ridurre ulteriormente la mortalità.

Per garantire la massima accuratezza, le mammografie eseguite nel contesto dello screening vengono valutate separatamente da due radiologi. Se l’esame iniziale mostra risultati sospetti, possono essere richiesti ulteriori esami di approfondimento, come ecografie, biopsie o risonanze magnetiche. A seconda dei risultati, la donna può essere invitata a effettuare controlli periodici più frequenti, o ad avviare un percorso di trattamento se viene confermata una diagnosi di tumore.

La prevenzione del tumore al seno oltre lo screening

Oltre agli screening regolari, è fondamentale adottare uno stile di vita sano per ridurre il rischio di sviluppare un tumore al seno. Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono fare una grande differenza:

  1. Smettere di fumare riduce significativamente il rischio di sviluppare questa e altre forme di tumore
  2. Seguire una dieta ricca di frutta, verdura, e cereali integrali può contribuire a mantenere un peso sano e ridurre il rischio di cancro. Alcuni studi suggeriscono che una dieta ricca di grassi saturi e carne rossa può essere associata a un maggiore rischio di tumore al seno
  3. L’esercizio fisico non solo aiuta a mantenere un peso sano ma può anche ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. Si consiglia di praticare almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività intensa alla settimana
  4. Limitare il consumo di alcol è importante, poiché è stato dimostrato che un eccessivo consumo può aumentare il rischio di tumore al seno. Le raccomandazioni suggeriscono di non superare una unità alcolica al giorno
  5. Le donne che allattano al seno hanno un rischio inferiore di sviluppare il tumore al seno. L’allattamento prolunga l’intervallo tra il ciclo mestruale e la menopausa, il che può ridurre il rischio di cancro.

Come e dove effettuare lo screening

Se ti trovi nella fascia d’età prevista per lo screening e non hai ricevuto un invito, o se hai altre domande, ci sono alcuni passaggi che puoi seguire. Innanzitutto, è consigliabile contattare direttamente la tua ASL di appartenenza per prenotare l’esame. In molte Regioni, è possibile utilizzare numeri verdi o portali web dedicati per facilitare la prenotazione della mammografia.

Se sei in gravidanza e hai ricevuto un invito per la mammografia, è meglio rinviare l’esame fino dopo il parto, a meno che non ci siano motivi particolari che giustifichino una valutazione anticipata. Se invece hai protesi mammarie, è importante informare il personale al momento della prenotazione. L’esame può essere adattato alle tue necessità e, se necessario, integrato con altri accertamenti per garantire una valutazione completa.

Conclusioni

La prevenzione del tumore al seno è una questione di grande importanza e riguarda tutte le donne, specialmente quelle nella fascia di età più a rischio. Adottare uno stile di vita sano, partecipare agli screening regolari e consultare prontamente il medico in caso di cambiamenti nel seno sono tutti passi cruciali per mantenere la salute e migliorare le possibilità di diagnosi precoce e trattamento efficace.

Ricorda, il tumore al seno può essere trattato con successo se rilevato in tempo. Non aspettare di notare sintomi o anomalie, ma partecipa attivamente ai programmi di prevenzione. 

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