Se soffri di dolori muscolo-scheletrici come fascite plantare, tendinopatie o pubalgia, potresti aver sentito parlare delle onde d’urto focali. Questa terapia innovativa utilizza impulsi sonori ad alta intensità per stimolare la rigenerazione dei tessuti e ridurre l’infiammazione. Ma come funziona una seduta? È un trattamento doloroso? E quanto costa? In questo articolo risponderemo a tutte le domande su questa tecnologia terapeutica, aiutandoti a capire se può essere la soluzione giusta per te.
Cosa sono le onde d’urto focali
Si tratta di impulsi sonori, brevi e ad alta intensità, che hanno la capacità di generare un’azione meccanica sui tessuti profondi. A differenza degli ultrasuoni, che operano con modalità di propagazione diverse, le onde d’urto focali si concentrano in un’area limitata del corpo, offrendo un’azione terapeutica precisa e mirata.
Le onde d’urto focali funzionano tramite due fasi distinte: una fase di pressione positiva, seguita da una fase di pressione negativa, che generano una stimolazione profonda dei tessuti, avviando così un processo di guarigione e rigenerazione cellulare.
Un aspetto distintivo delle onde d’urto focali è la loro differenza rispetto alle onde d’urto radiali. Le onde radiali tendono a diffondersi su un’area più ampia, colpendo i tessuti in modo meno profondo. Ciò significa che per alcune condizioni, le onde d’urto focali possono offrire risultati migliori grazie alla loro azione localizzata. La durata di una seduta di onde d’urto focali varia in base alla tipologia di tessuti da trattare: in media, una seduta dura tra i 10 e i 15 minuti per i tessuti molli, mentre può estendersi fino a un’ora per i tessuti più duri, come le ossa.

I benefici delle onde d’urto focali
Le onde d’urto focali sono utilizzate per trattare una vasta gamma di patologie, tra cui:
- Fascite plantare, un’infiammazione del tessuto connettivo che sostiene l’arco del piede, spesso causa di dolore al tallone
- Sperone calcaneare, calcificazione ossea che causa dolore durante la deambulazione
- Tendinopatie come la tendinopatia calcifica della spalla o il tendine di Achille, che possono risultare molto invalidanti
- Pubalgia e epicondilite, infiammazioni che colpiscono rispettivamente l’area inguinale e il gomito del tennista
- Gonalgia, dolore al ginocchio, spesso dovuto a un eccessivo stress sui tendini.
I benefici delle onde d’urto focali non si limitano alla riduzione del dolore, ma agiscono anche come agenti anti-infiammatori e promuovono la riparazione dei tessuti, stimolando la rigenerazione cutanea e accelerando il processo di guarigione grazie al miglioramento della vascolarizzazione locale.
Dopo una seduta di trattamento, è possibile che i pazienti avvertano un immediato sollievo dal dolore, sebbene gli effetti terapeutici sostanziali possano manifestarsi nel tempo, poiché il corpo deve attivare i propri processi di guarigione.
La tollerabilità del trattamento e le sensazioni post-trattamento
Una delle domande più frequenti riguarda il dolore associato al trattamento con onde d’urto focali. Sebbene alcuni pazienti possano sperimentare un fastidio durante il trattamento, è importante notare che questo non è considerato un dolore eccessivo. La sensazione può variare a seconda della sensibilità individuale e dell’intensità dell’energia somministrata, ma in generale, la terapia è ben tollerata e non richiede anestesia.
Al termine della seduta, il fastidio generalmente scompare e i pazienti possono sentirsi meglio.
Dopo il trattamento, è comune avvertire una certa rigidità o dolore nell’area trattata. Questo può durare per un breve periodo, ma nella maggior parte dei casi è gestibile e non richiede particolari misure. L’importante è non esporre la zona trattata a eccessive sollecitazioni o stress immediati, per consentire una migliore integrazione dei benefici del trattamento.

Quanto costano le onde d’urto focali?
Il costo di una seduta di onde d’urto focali può variare a seconda della struttura e della regione in cui ci si trova. In genere, il prezzo si aggira tra i 50 e i 150 euro per seduta. In alcune situazioni, le sedute di onde d’urto possono essere coperte da assicurazioni sanitarie o dal Servizio Sanitario Nazionale, specialmente se indicate per patologie specifiche.
Per quanto riguarda il numero di sedute necessarie, si consiglia solitamente un ciclo di 5-8 trattamenti, a cadenza settimanale. Tuttavia, il piano terapeutico deve essere personalizzato in base alla gravità della condizione e alla risposta del paziente al trattamento.
Tutti possono sottoporsi a onde d’urto focali?
Anche se le onde d’urto focali sono considerate un trattamento sicuro e non invasivo, esistono alcune controindicazioni e effetti collaterali da considerare. È sconsigliato il trattamento in presenza di determinate condizioni, come tromboflebiti, patologie tumorali nella zona di applicazione, gravidanza e la presenza di strutture delicate come il midollo spinale o gli organi cavi.
In alcuni casi, i pazienti potrebbero sperimentare effetti collaterali lievi, come arrossamenti della pelle, gonfiore o lieve sanguinamento nell’area trattata. Questi sintomi sono generalmente temporanei e tendono a risolversi rapidamente.
Insomma, le onde d’urto focali rappresentano una metodica terapeutica innovativa e promettente, in grado di offrire sollievo e miglioramento a molti pazienti. Grazie alla loro capacità di agire in profondità e in modo mirato, possono costituire un alleato efficace nella gestione di numerose patologie muscolari e scheletriche, contribuendo a un recupero più rapido e funzionale. Se stai considerando questa opzione terapeutica, non esitare a prenotare la tua visita di controllo presso uno dei poliambulatori Akesis in Italia per valutare se le onde d’urto focali possano essere la soluzione giusta per te.